Il Signore viene...

nella nostra famiglia

Sabato 23 Dicembre

Riuniamoci intono al presepe e raccontiamo la nascita di ciascuno di noi.

Per ricordare questo bel momento, facciamoci un selfie di famiglia davanti al presepe.

E se volete, inviateci la vostra foto, specificando il nome e il luogo: la pubblicheremo in una pagina speciale del nostro sito! 

Questo è l’indirizzo: 

info@famigliaevitacb.it

Fu infatti Francesco d’Assisi a realizzare il primo presepe come lo ritroviamo oggi nelle chiese e nelle nostre case. Quindi ecco questa bellissima storia…

Era l’anno 1223, due settimane prima della festa della Natività, e Francesco si trovava a Greccio, un paesino montano nell’Italia Centrale. Chiamò un suo fedele e pio amico, il cavaliere Giovanni Velita che possedeva molti terreni, e gli disse: «Voglio celebrare co te la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bove ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Voglio vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato».

Giovanni non si stupì della richiesta e andò subito a preparare tutto l’occorrente, proprio come aveva detto Francesco.

Quando giunse la Notte di Natale tutti i frati e gli abitanti di Greccio e dintorni vennero a circondare i fratelli e ad assistere alla Messa di mezzanotte. Erano così tanti con le loro candele e lanterne, che il bosco era illuminato come in pieno giorno.

La messa venne celebrata sopra la mangiatoia che fungeva da altare.

La leggenda narra che all’improvviso Giovanni, l’amico di Francesco, vide un bambino piccolo adagiato nella mangiatoia. Sembrava addormentato… Francesco si avvicinò e lo prese teneramente tra le sue braccia. Il bambino si svegliò, sorrise a Francesco, gli accarezzò le guance e gli afferrò la barba tra le sue manine!

Giovanni, in quel momento comprese che il bambino Gesù, che Francesco, con le sue parole e i suoi gesti, aveva risvegliato nel cuore degli uomini quell’amore verso Dio che sembrava addormentato.

Francesco, che assisteva come diacono il sacerdote all’altare, parlò al popolo con parole tanto dolci della nascita del neonato Re povero e della piccola città di Betlemme, che tutti furono pieni di una grande gioia e pace.

L’anno successivo, gli abitanti di Greccio avevano raccontato con tanta commozione e meraviglia i prodigi di quella bella notte di Natale che, un po’ ovunque, cominciarono a ricreare, nelle grotte o nelle stalle, la toccante scena della nascita di Gesù.

Ed è proprio a partire da quella notte, che in ogni casa, per ricordare la nascita di Gesù,  viene costruito un presepe dove riunire tutta la famiglia e ritrovare la gioia del Natale.

Giotto, Il presepe di Greccio, dalle Storie di san Francesco, 1290-95. Affresco, 2,7 x 2,3 m. Assisi, Basilica superiore di San Francesco.