AVVENTO IN FAMIGLIA

6 Dicembre

venerdì

Luce

La LUCE è nei miei occhi quando sono con chi voglio bene. Quando si è felici, infatti, gli occhi delle persone si illuminano di luce”

(Lorenzo Malara, 9 anni)

Parola di speranza...

Tocca a noi...

Ciao, mi chiamo Nicola di Myra, ma tutti mi conoscono come San Nicola. Sono nato intorno all’anno 270, a Patare, in Turchia (all’epoca Asia Minore) in una ricca famiglia cristiana. Ero ancora molto giovane, quando i miei genitori morirono a causa di un’epidemia. Rimasto solo decisi di utilizzare la mia grande ricchezza per aiutare i poveri, le vedove e i bambini. Ben presto mi guadagnai un posto nel cuore di molti per la mia generosità, la volontà di aiutare i bisognosi e il mio amore per i bambini. Non avevo pensato di diventare sacerdote, ma mio zio, vescovo di Myra, mi incoraggiò e all’età di 23 anni divenni sacerdote. Decisi di recarmi in Terra Santa ma, durante il viaggio per mare, si scatenò una terribile tempesta. Inizia a pregare e la tempesta si calmò e tutti i marinai furono salvi. Per questo sono invocato come protettore e guida dai marinai in difficoltà durante i pericolosi viaggi per mare. Ritornai a Myra e alla morte di mio zio fui nominato vescovo. Ho sperimentato persecuzioni, prigione e tortura a causa del nome di Gesù. Durante la mia vita e dopo la mia morte avvenuta intorno all’anno 343, il 6 dicembre mi furono attribuiti molti miracoli. Sono stato sepolto a Myra, ma nel 1087 alcuni marinai italiani presero le mie ossa e le portarono a Bari dove si trovano tutt’ora.

Una barba bianca, un cappotto rosso, un sacco pieno di doni e un grande sorriso. Chi ti ricordo? Babbo Natale. E’ vero, sembriamo proprio lo stesso personaggio ma, non sbagliare! Babbo Natale è una creatura mitica, mentre io, San Nicola, sono realmente esistito

Da dove viene questa somiglianza? La spiegazione è molto semplice. Nel XVI secolo la mia celebrazione fu cancellata in alcuni paesi europei. Ma gli emigranti olandesi mi portarono con loro nel Nord America. Sulla prua delle loro navi tenevano una mia statuetta che chiamavano Sinterklaas. Gli olandesi hanno conservato questa antica usanza cristiana di visitare i bambini la notte del 6 dicembre. Dopo alcuni secoli, i cristiani preferirono collegare questa festa dei bambini con quella del Bambino Gesù. È così che nelle famiglie cristiane faccio il mio giro la notte del 24 dicembre! 

Nel 1821 un pastore americano di nome Clement Clarke Moore scrisse un racconto ispirato a quello di San Nicola intitolato “Una visita di San Nicola”, conosciuto anche come “La notte prima di Natale”. In questo racconto San Nicola cambia un po’ e comincia ad assomigliare sempre di più a Babbo Natale. Appare come un buffo signore dalla pancia rotonda, una faccia sorridente con la barba bianca e un cappuccio a punta al posto della mitra che arrivava sopra i tetti a bordo di una slitta trainata non più dall’asinello ma da otto renne e scendeva dal camino col suo sacco in spalla pieno di regali. Poi nel 1840 Thomas Nast, un fumettista, disegnò un personaggio vestito di verde che non somiglia quasi più a San Nicola ma somiglia molto a Babbo Natale. Un secolo dopo, la famosa pubblicità della Coca-Cola completò l’immagine di Babbo Natale così come lo conosciamo oggi: un paffuto e gioioso signore rigorosamente in abito rosso!

Se non sono Babbo Natale, condivido con lui una qualità essenziale per i bambini! Porto doni! Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, vestito da vescovo e con il mio asinello, vado a trovare i bambini per assicurarmi che vada tutto bene. La sera i bambini lasciano scarpe o calze sopra una sedia, o accanto al camino e un bicchiere di latte affinché possa riprendere le forze. Aggiungono anche una carota e pezzetti di zucchero per il mio asinello, che mi accompagna sempre. Io mi infilo nel camino e per ringraziarli, gli porto dolci, caramelle e alcuni piccoli doni.

Ora che sappiamo tutto su San Nicola, ricordiamo che la vera gioia non sta nel ricevere, ma nel donare! Doniamo gesti di gentilezza, del tempo, offriamo cibo a chi non ne ha, regaliamo un giocattolo. E non dimentichiamo una parte importante di ogni giorno di festa: preghiamo San Nicola e chiediamogli di intercedere per noi.

Clicca qui per scaricare un disegno che potrai colorare e lasciare vicino ad un bicchiere di latte… chissà che San Nicola non ti porti dolci, cioccolatini o qualche sorpresa!

Buon San Nicola,
guida e proteggi i nostri bambini.
Tienili al sicuro da ogni male.
Che possiamo avere orecchie attente per sentire quando qualcuno è nel bisogno,
e mani sempre pronte ad aiutare e condividere.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo Nostro Signore.
Amen.