Affrontare le difficoltà
La storia di una famiglia è solcata da crisi di ogni genere, che sono anche parte della sua drammatica bellezza. Bisogna aiutare a scoprire che una crisi superata non porta ad una relazione meno intensa, ma a migliorare, a sedimentare e a maturare il vino dell’unione. Non si vive insieme per essere sempre meno felici, ma per imparare ad essere felici in modo nuovo, a partire dalle possibilità aperte da una nuova tappa.
Papa Francesco, Amoris laetitia 232
Perdono e preghiera
Gesù è presente nella relazione di coppia. Supporta fedelmente gli sposi, dal giorno del matrimonio. Il sacramento del matrimonio dà la forza per superare le difficoltà, se ci rivolgiamo con fiducia a Cristo.
Il sacramento serve a «renderci forti nella vita, per renderci coraggiosi, per poter andare avanti!”. È questa grazia che dà la forza per vivere «le tre parole chiave in famiglia come permesso, grazie, scusami» e «perdonarsi ogni giorno». (Papa Francesco – ottobre 2013).
Il perdono è al centro della vita di coppia; permette di superare le crisi, di ricostruire, di far durare la coppia. Il perdono non è facile, ma Gesù Cristo ha mostrato la via perdonando.
Accoglienza di separati, divorziati e nuove unioni
Qualunque sia la situazione che stai vivendo, la Chiesa ti accoglie e ti offre la possibilità di incontrare una persona competente.
La Chiesa accoglie persone e coppie separate, divorziate e in nuova unione per rileggere il loro cammino e discernere in coscienza come meglio seguire Cristo alla luce del Vangelo e nello spirito dell’Amoris laetitia di Papa Francesco.
Quando un bambino non arriva...
I cristiani comprendono la sofferenza delle coppie che non riescono a procreare. Le coppie interessate dall’infertilità possono ricorrere alla medicina, a condizione che non vada contro la dignità umana, i diritti del bambino che arriverà.
Per la Chiesa il desiderio di un figlio non deve trasformarsi in un “diritto al figlio”; non può giustificare tutte le pratiche mediche che consentono la procreazione.
In attesa di un figlio disabile...
Aspettavate un bambino ma non è nato… Aborto, aborto spontaneo, morte in utero: involontariamente o meno, la catena della vita è stata interrotta. Oggi avete bisogno di esprimere questa ferita e di essere ascoltati, senza giudizi.
La Chiesa vuole dirvi quanto sia stato e sia profondamente “ingiusto” quello che è successo, ma “non perdete la speranza”. Dio vi ama e il suo amore non manca. La Chiesa vi ascolta e vi sostiene.